19 Settembre 2021

Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

È domenica. È l’inizio delle festività di metà autunno, conosciute anche come festività della luna. (Preferisco quest’ultimo nome). Le notti in queste settimane sono illuminate di magia e potessi spegnere le luci della città lo farei. Si vedono le stelle e la luna è così grande e vicina che quasi puoi toccarla. Ma per fortuna no; rovineremmo anche quella altrimenti. Dicono che è un momento, questo, per le famiglie… per rivedersi e riunirsi. Dico che è solo un’altra ipocrisia rivestita, in qualche modo… come il Natale da noi in occidente. Tutti a ricordare di com’era bello e nessuno a provarci davvero a viverlo nel momento…

Mi sento strano. Potessi farlo, berrei un caffè in cucina con i miei. Potessi farlo, direi a mia madre di prepararsi col vestito più bello e d’indossare la borsa Dior e le scarpe Paciotti che le ho regalato. Potessi farlo, indosserei con mio padre lo stesso giubbino in pelle d’agnello che abbiamo. Potessi farlo, li porterei a messa con me… mezz’ora prima… giusto il tempo di godere dell’incenso nella Chiesa vuota e del rosario. Li porterei a pranzo fuori, gli farei bere del brunello di Montalcino, mangiare ciò che desiderano e dopo il caffè, li porterei al mare. A bere Dom Perignon sugli scogli, alla vista di onde agitate e di un cielo grigio. Alla presenza del vento e di te. Potessi farlo, mi prenderei ogni croce che hanno, mentre stanno bene e sorridono in questo giorno, in cui, se potessi farlo, ti ridarei la vita e me ne andrei, per lasciare il posto a te… in un mondo di pace.

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