25 Settembre 2021

Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

Non ci avevo fatto caso ma è già passato un mese dalla prima pagina di diario che ho scritto. Un mese… non è nulla, vero? Sembra niente, sembra ieri. Eppure scorri indietro e guarda quanto ho scritto. Meraviglia anche me. Non lo avrei mai detto e anzi, a pensarci, e a dirti la verità, ricordo più le volte in cui la mattina non avevo voglia di scrivere piuttosto che quelle in cui ho scritto. Come siamo strani, ah? E questo mi porta a pensare all’importanza di segnarsele le cose, a volte. Non sono mai stato un fan dei “piani settimanali”, delle “agende giornaliere”. Ho sempre fatto quello che dovevo, procrastinato su quello per cui non avevo troppa voglia (come lo studiare il cinese al momento), e andato avanti così. Con i risultati alla fine. Perché alla fine se fai, fai, e i risultati ci sono. Ma ora capisco però che vedere ciò che hai fatto anche durante il percorso fa bene. Ti dà la carica. Ti dà una motivazione in più.  Ti tira su il morale se stai per cadere e ti fa pensare: dai! Guarda quanto hai fatto finora. Perché mollare? Dai! E questo pensiero davvero può cambiarti il corso della giornata, fidati. Lo so per esperienza personale. Per cui sì, se senti che ti mancano un po’ quelle cose (la carica, una motivazione in più, una tirata di morale quando stai per cadere), ascoltami. Fai un’agendina giornaliera o un piano settimanale. Tieni traccia delle cose che devi fare e delle cose che vuoi fare. Dando spazio anche al: “non ne ho voglia”, ovviamente! Ma quello non scriverlo già! Altrimenti poi ci giochi sopra e come si dice… dormi sugli allori apposta. Non scrivere cose esagerate come: salvare il mondo, curare la malattia di mio fratello, guadagnare un milione di euro martedì, comprare una villa giovedì, fare un figlio sabato. Mantieniti reale. Scrivi piuttosto: preparare la colazione appena svegli senza perdersi nei social, meditare 10 min, leggere un solo capitolo del libro che volevo cominciare, fare doccia, asciugare il bagno, prepararmi, fare la spesa, sistemare salone, pulire balconi, sistemare cucina, preparare pranzo, e così via. Se invece si lavora fuori, nessun problema… basta aggiungere nell’agenda che per quelle 8/12 ore si è a lavoro e regolarsi di conseguenza; mandare almeno cinque email, parlare al capo di quella cosa, fare conversazione con i colleghi per conoscerli meglio, risolvere problema con quel cliente. Continuando poi aggiungendo: cena, family time, passeggiata, coccole a letto (questo vale sia se si ha un partner toccandosi e parlandosi o sia se si è da soli, toccandosi e parlandosi ugualmente), spegnere telefono, lettura di una pagina di diario di Paolo Cuciniello… Facile! Dopo tempo una settimana guardando a queste agendine ci renderemmo conto di quanto abbiamo fatto. E magari anche per riempirle faremmo di più, chissà. Proverò a farla anche io da oggi e ti farò sapere domani o in questi giorni. Tu fa lo stesso se senti che hai bisogno di quella spinta in più. Dopotutto è di te che si sta parlando. È di te che si sta trattando. E se non fai tu qualcosa per te, fidati, non possiamo aspettare che gli altri la facciano per noi.

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