3 Ottobre 2021

Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

Quanti anni hai? Ancora mi chiedi.

Una vita, ancora ti dico.

Perché misurarla? Cosa cambia? La tua unità di misura qui non funziona, non lo hai ancora capito? Ho visto chi ce l’aveva corta, ma grande. Ho visto chi ce l’aveva lunga, ma piccola. E non è pur sempre vita? Fa come preferisci…

Da qualche giorno sono “fuori traccia”; vado a letto all’alba, mi sveglio stanco. Mangio finché non scoppio, bevo finché non fa male e scopo solo per venire. Troppe donne in un giorno solo, poche attenzioni alla sola. Mille carezze alle altre, solo un bacio di fretta a te. Neanche ho voglia di scrivere. Neanche ho voglia di rispondere. Neanche ho voglia di mettermi qui seduto a parlarti, diario. Cosa dovrei dirti? Qualsiasi cosa, tu mi dici, qualsiasi cosa… qualsiasi cosa… ho così tanto fastidio nelle ossa in questo momento. Da quelle delle mani a quelle della schiena, a quelle delle gambe fino ai piedi. E mentre me le risento addosso me le ricordo queste sensazioni… e tu coi? Vorrei gridare e prendere a pugni il muro, vorrei esplodere. E mentre me le risento addosso me le ricordo queste sensazioni e tu, ma’? Mi dispiace per le volte in cui ho distrutto casa. Mi dispiace per le volte in cui ho distrutto te.

E alle volte davvero penso che diverso e speciale non siano la stessa cosa, mentre tremo e tu vieni a prendermi, dicendomi che va tutto bene… va tutto bene.

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