13 Aprile 2022

Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

Il concetto e l’idea delle priorità di cui ho parlato ieri mattina mi è rimasto in testa e, difatti, ieri sera a cena, al punto giusto, mi sono fermato. Non che non abbia toccato nulla, tutt’altro! Ma ho ripreso il controllo e detto stop quando dovevo dire stop. Sembra una cosa facile, vero? Sembra così scontato. Eppure vi dico che non lo è. Prendere il controllo su noi stessi già di per sé ci fa sentire meglio e fidatevi se vi dico che non lo facciamo poi così tanto spesso. O quanto meno non così tanto spesso quanto crediamo. Infatti stamattina sto meglio. Tanto che ho ricominciato ad allenarmi, a fare la doccia fredda e a pregare. La pace nel silenzio che ora sento sembra nuova, anche se già la conoscevo… anche se già la conosco. E questo mi fa pensare a quanto importante è rispettare la parola che ci diamo. Diamo così tanto peso alle promesse che diamo agli altri ma poi così facilmente rompiamo quelle che diamo a noi stessi. Non dovremmo. Non dovremmo perché ogni promessa mancata a noi stessi, in qualche modo, è un tassello in più che togliamo alla nostra autostima, al pensiero che abbiamo di noi. Anche se non ce ne rendiamo conto, anche se ci sembra una banalità. Perché sembra una banalità “prefissarci” che al terzo morso di torta dobbiamo fermarci, vero? Sembra una banalità prefissarci che a una certa ora dobbiamo tornare a casa, che dopo un certo tot di bicchieri dobbiamo fermarci, che a certa gente non dovremmo risponderla, che certe cose non dovremmo leggere, vero? Tutte banalità. Eppure non farlo ci butta a terra e farlo invece ci autodisciplina, com’è? Com’è che lo spirito ne giova così tanto? Lo fa perché anche questa è vita e non viverla ci fa male. 
Provare per credere.

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