Mi ha sempre fatto sorridere il mondo dell’arte, quello della scrittura in particolare. E non tanto per la scrittura in sé; quella è magia, come fai a toccarla? Ma per quello che c’è dentro o ci gira attorno, per quelli che ci sono dentro o ci girano attorno. Ho sentito di scrittori troppo bravi per condividere le loro opere, ho sentito di scrittori troppo avanti per soffermarsi sui lettori, ho sentito di scrittori incompresi non letti, ho sentito di scrittori incompresi troppo letti e troppo comprati. Ho sentito di scrittori troppo più in alto per la banale pubblicità sui social, ho sentito di scrittori troppo in basso per arrivare dove la società non vuole che arrivino. Ho sentito di scrittori che leggono, ho sentito di scrittori che non leggono. Ho sentito di scrittori che dicono fesserie per fare numero, ho sentito di scrittori che dicono la verità non fregandosene delle conseguenze. Ho sentito di showman scrittori, ho sentito di scrittori businessman. Ho sentito di scrittori stupidi. Ho sentito di scrittori geni. Ho sentito di scrittori e non ho sentito di altri. Ed ho sentito di quelli che ci girano attorno poi, alla scrittura. Ho sentito di quelli che supportano, ho sentito di quelli che vogliono porre i propri limiti su chi limiti non ne ha. Ho sentito di quelli che fingono, ho sentito di quelli che dicono la verità. Ho sentito di quelli che dicevano: “ma che sei ricchione che scrivi poesie?” e ho sentito di quelli che dicevano: “come hai fatto?”. Ho sentito di quelli che hanno buttato i miei testi nella spazzatura e ho sentito di quelli che i miei testi li hanno appesi al muro. Ho sentito chi mi ha detto che le cose che scrivo sono infantili ed ho sentito chi mi ha detto che le cose che scrivo gli hanno cambiato la vita. Ho sentito chi mi ha letto e deriso, ho sentito chi mi ha letto e pianto. Ho sentito chi mi ha detto che i racconti dell’Asia alle persone dell’Ovest non possono fregar di meno, ho sentito chi mi ha detto che l’Ovest ci muore per sapere cosa succede nell’Est. Ho sentito chi mi ha letto ed è stato zitto, ho sentito chi non mi ha letto ed ha parlato. Ho sentito chi mi ha letto e mi ha guardato, ho sentito chi non mi ha letto e mi ha pregiudicato. Ho sentito chi ha sentito, ho sentito chi non lo ha fatto. Ho abbracciato chi lo ha fatto, ho sorriso a chi invece no.