14 Febbraio 2022

Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

Oggi mi sento un po’ “Presidente”; devo essermi svegliato di buon umore perché è sin da quando ho cominciato ad allenarmi e a prendere lucidità, stamattina, che me la ridacchio solo, solo. Tu allora ti chiederai che centra il presidente? Well, giusta osservazione! Mi sento un po’ come il presidente perché ho notato che oggi è 14 Febbraio, ovvero San Valentino, ovvero il giorno dell’amore, (o degli innamorati, non so), e pensavo che vorrei poter abbracciare con un messaggio tutte le persone che amo e che mi amano, (e che mi odiano, anche). Vorrei poter abbracciare con un messaggio tutte le donne e tutti gli uomini che in questo mondo si sono presi cura di me. A partire da mia madre che da piccolo mi faceva il bagnetto, ad Angela che mi ha aiutato a pulire il sangue, la prima volta che sangue è scorso dal sedere. All’amico d’infanzia che mi sta vicino quando bevo troppo e mi sembra di morire, al cameriere carino che mi aiuta a vestire e si lascia sfuggire un bacio tenero mentre mi accompagna fuori dal locale. Alla prostituta sincera che mi protegge dalle altre, al barista che mi offre una birra. Al dottore che mi sorride e non mi tratta solo come numero, all’infermiera che mi lascia il suo numero in caso ho bisogno. Agli anziani del quartiere che mi parlano, ai bimbi del mondo che mi sorridono. Al cane con la gambina storta che mi fa compagnia tornando a casa la notte, al barbone che divide con me il vino al parco. Agli uccelli alti nel cielo che vanno a destra, perché mi predicono che sarà una bella giornata, e agli uccelli alti nel cielo che vanno a sinistra anche, perché mi avvertono che devo aprire gli occhi. A chi è lontano ma mi è vicino. A chi mi è vicino e mi sta dentro. A te, che mi hai dato la vita. E a te che l’hai accettata; che la tieni cara e la custodisci. Che la guardi mentre va e l’accogli mentre torna. Che l’accarezzi. Che ci fai l’amore.

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