Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

16 Aprile 2022

Buffo a quante volte il silenzio del mattino mi porta indietro nel passato. Come adesso, ad esempio, che in questo silenzio sono tornato a quando la mattina del Sabato Santo mi svegliavo col pensiero di andare in cucina a mangiare la pastiera, o qualche altro dolce, che mia madre preparava. E posso ancora risentire quella gioia che provavo allora. Quella contentezza mentre prendevo il dolce dal mobile, in pigiama, mentre lo portavo sul tavolo, mentre andavo a prendere la forchetta, quella piccola, mentre muovevo la sedia nel silenzio di quel mattino e cominciavo a mangiare. E sapete cosa? Se chiudo gli occhi posso sentire ancora il sapore di quel primo morso e il suono di quella domanda che sempre mi facevo: “la finisco?” Buffo
Stamattina anche mi sono svegliato col pensiero del dolce. Col ricordo più che col pensiero. E ho sorriso perché solitamente il mio frigo è sempre vuoto ma stamattina non lo era. Qualcuno ha voluto che ci trovassi un tiramisù ed una cheesecake alle rose. Non sono i dolci di mia madre, certo, ma non è forse tutto dolce tutto quello che ci è donato con amore? E non sono forse tutte queste donne che mi amano, mia madre? Tutti questi uomini, i miei fratelli? A volte diamo troppo potere ai ricordi e troppe volte li lasciamo che s’impossessino della nostra testa. Bisognerebbe anche lasciare spazio a quello che ci sta accadendo ora. Bisognerebbe lasciarglielo perché solo così, poi, un giorno, potremo dirci di aver avuto una vita piena.

Altrimenti resta solo una vita passata.


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