20 Maggio 2022

Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

Ieri ho avuto una di quelle giornate no e mi sono reso conto che sarebbe andata in un certo modo sin dal mattino, sin da quando ho aperto gli occhi e non volevo alzarmi dal letto. C’era infatti qualcosa che non andava, c’era troppo silenzio. C’era troppo buio e non sentivo la luce. Quella luce che ti dice, mostrandosi, “Vieni, la strada è questa per oggi.” Ieri nullaIeri ero solo. La mattina neanche ricordo come è andata. So solo che a una certa ora ho cominciato a bere sperando l’umore cambiasse ma niente. Soltanto più silenzio è arrivato. Allora ho aperto un’altra birra, preso delle noccioline, messo su un film. Il film neanche l’ho finito, le noccioline le ho divorate in due minuti e le birre son diventate tre. Fossi stato in Italia, anni addietro, sarei andato da mia nonna. Mi sarei seduto ad ascoltarla finché non mi avrebbe toccato e detto: “ma che tieni?” Ed io: “cosa?” E lei: “gli occhi.” A quel punto mi avrebbe accarezzato ed io avrei pianto dentro, liberandomi, mentre lei chissà che avrebbe fatto. Neanche me lo ricordo più poi che faceva. Ma avrebbe funzionato. E ci ho pensato ieri. Ci ho pensato. Così ho scritto ad una persona. 

“Respira. Poi decidi.”

Quante volte che ci dimentichiamo di respirare, ah? Di chiudere gli occhi, respirare e ascoltarci. Quante volte? Sono andato a dormire dopo quei messaggi. Ho dormito fino alle 17 forse, o giù di lì. Quando mi sono risvegliato ero nuovo e consapevole che ieri doveva andare così. Era inutile combatterlo il giorno. Perché quando le cose devono andare in un certo modo è più grande la sofferenza che ci diamo da soli, creando attrito cercando di fermare l’avvenimento delle cose, piuttosto che le cose stesse. Semplice a capirlo a mente lucida, vero? Diverso è quando ci sei dentro. Però ho capito che quando abbiamo bisogno di aiuto dobbiamo dirlo. A volte serve tenerselo per sé, sì, ma quando vediamo che il fardello è troppo grande, troppo pensante, dobbiamo lasciar che sia l’onestà a parlare per raggiungere qualcuno. Potremmo restar sorpresi nel vedere che quel qualcuno era proprio lì per noi in quel momento.

Non serve mostrare sempre e solo quando siamo al 100%, chi lo ha detto? Nessuno è sempre e solo al 100%, nessuno. E a volte siamo più forti se ci apriamo piuttosto che se restiamo chiusi


Così oggi la luce è tornata. Ha ripreso a farsi sentire e a mostrarmi la via. In questo ennesimo giorno di lockdown parziale della città so cosa fare.

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