Partecipare allo show di Maison Wenee a Changsha, nella splendida cornice di HB Town, è stata un’esperienza che ha toccato le corde più profonde del cuore di Paolo Cuciniello. HB Town, una fedele replica di Venezia situata nel sud della Cina, ha saputo ricreare con straordinaria precisione l’atmosfera e l’architettura della città lagunare. “Immaginate di trovarvi improvvisamente in un angolo d’Italia,” ha detto Cuciniello, “con palazzi gotici che si specchiano nei canali e caffè dove il caffè ha il sapore inconfondibile del Mediterraneo.”
All’arrivo, Paolo è stato accolto da un caleidoscopio di colori e suoni che ha risvegliato in lui un forte senso di nostalgia e appartenenza. Passeggiare per le strade lastricate, lambite da acque tranquille e ornate da balconi fioriti, gli ha fatto sentire come se fosse tornato a casa, nonostante la distanza di migliaia di chilometri dall’Italia.
Durante l’evento di quattro giorni, l’autore ha svolto diversi ruoli: giudice di moda, public speaker sull’empowerment femminile e scrittore. “Ogni giornata era un frammento di magia,” ha affermato, “reso ancora più speciale dai tanti incontri straordinari che ho avuto il privilegio di fare.”

Come giudice di moda, Cuciniello ha valutato collezioni che erano molto più che semplici abiti. Le modelle, donne di tutte le età e taglie, hanno portato sulla passerella eleganza e un profondo senso di empowerment. “Ogni sfilata era un omaggio alla diversità e alla forza femminile,” ha sottolineato.
Nel suo ruolo di public speaker, Paolo ha parlato di fronte a una platea attenta sul tema dell’empowerment femminile. Ha condiviso storie di donne straordinarie, mettendo in luce come il vero potere risieda nella capacità di affrontare le sfide della vita con grazia e forza interiore. “La bellezza e la forza sono qualità senza tempo,” ha dichiarato.
Uno dei momenti più intensi è stato presentare il suo ultimo libro e firmare copie al museo, durante la presentazione della nuova collezione di Maison Wenee. “Vedere il mio libro tra le mani dei lettori, scambiare parole e sorrisi, e ascoltare le loro storie è stato incredibilmente emozionante,” ha detto. Ogni firma è stata un’opportunità di connessione personale.








Le serate dell’evento si sono concluse con gala, cene, balli e party, creando un’atmosfera di convivialità e lusso. Ogni evento era unico, celebrando la bellezza e la gioia di vivere. “I set fotografici catturavano non solo le immagini, ma anche l’essenza dei momenti vissuti,” ha riflettuto.
Paolo ha ringraziato Maison Wenee per la visionaria apertura alle collaborazioni artistiche. “Maison Wenee non è solo una casa di moda; è un movimento che celebra la bellezza in tutte le sue forme,” ha detto. La filosofia del brand mette al primo posto la bellezza e la libertà, senza barriere di età, sesso o corporatura.
“Nel mondo di Maison Wenee, la moda è dinamica, mutevole e libera. Ogni collezione racconta una storia di libertà e trasformazione,” ha spiegato. La filosofia del brand parte dalla gente e si rivolge alla gente, valorizzando l’individualità di ciascuno.
Uno dei momenti più significativi dell’evento è stato il discorso sull’intima connessione tra vita e arte. Paolo ha esplorato come queste due dimensioni siano profondamente interconnesse e si influenzino a vicenda, lasciando il pubblico con una riflessione: “Siamo noi a creare la vita camminando, o è il cammino che crea noi e quindi la nostra vita?”
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Intervista 2024 con Paolo Cuciniello
Q: Paolo, qual è stata la tua prima impressione quando sei arrivato a HB Town?
Paolo Cuciniello: La mia prima impressione è stata di meraviglia e stupore. Non mi aspettavo una replica così dettagliata e fedele di Venezia nel cuore della Cina. Sembrava di essere catapultati in Italia, pur essendo a migliaia di chilometri di distanza. È un luogo che riesce a combinare perfettamente la magia e l’eleganza italiana con la cultura cinese.
Q: Che tipo di persone hai incontrato durante l’evento?
Paolo Cuciniello: Ho incontrato una varietà incredibile di persone, dai cittadini cinesi appassionati di cultura italiana agli italiani che si sono trasferiti a HB Town. C’è stata anche una moltitudine di creativi e artisti che hanno partecipato, ognuno con una storia unica da raccontare. Queste connessioni mi hanno permesso di vedere il mondo da diverse prospettive e di capire meglio quanto siamo interconnessi.

Q: Come hai trovato il pubblico durante le tue conferenze sull’empowerment femminile?
Paolo Cuciniello: Il pubblico era estremamente attento, ricettivo e appassionato. È stato bello vedere come il tema dell’empowerment femminile abbia risuonato con così tante persone. Molte donne si sono avvicinate dopo la mia conferenza per condividere le loro esperienze e per ringraziarmi per i messaggi di forza e resilienza che ho cercato di trasmettere.
Q: Qual è stato il momento più emozionante per te durante queste giornate?
Paolo Cuciniello: Ci sono stati tanti momenti emozionanti, ma uno dei più memorabili è stato durante una delle cene di gala. Ho avuto l’opportunità di parlare con alcune delle modelle che avevano sfilato. Loro mi hanno raccontato delle loro vite, delle sfide che hanno affrontato e di come si sentano “stimolate” e “in gioco nonostante il tempo, le rughe e la concezione purtroppo ancora limitata della società sul ruolo di una donna-madre” grazie alla piattaforma offerta da Maison Wenee. Queste storie mi hanno toccato profondamente.
Q: Cosa ti ha colpito di più della nuova collezione di Maison Wenee?
Paolo Cuciniello: Quello che mi ha colpito di più è stata l’innovazione e la creatività dietro ogni capo. Maison Wenee riesce a mescolare elementi tradizionali e moderni in modo armonioso, creando pezzi che non sono solo belli da vedere, ma anche carichi di significato. È chiaro che ogni collezione è frutto di una grande passione e dedizione.
Q: Come pensi che eventi come questi influenzino la percezione della moda e dell’arte su scala globale?
Paolo Cuciniello: Eventi come questi sono fondamentali per abbattere barriere culturali e geografiche. Offrono una piattaforma per artisti e designer di diverse parti del mondo per esprimersi e connettersi con un pubblico più ampio. Inoltre, queste manifestazioni dimostrano come la moda e l’arte possano essere strumenti di empowerment e cambiamento sociale, influenzando positivamente la percezione globale di queste discipline.
Q: Hai qualche consiglio per chi vuole intraprendere una carriera simile alla tua?
Paolo Cuciniello: Il mio consiglio è di seguire sempre la propria passione e di non aver paura di condividere la propria vulnerabilità. La connessione autentica con le persone è ciò che dà valore al nostro lavoro. Inoltre, è fondamentale essere aperti alle collaborazioni e alle nuove esperienze, poiché sono queste che arricchiscono la nostra vita e il nostro percorso professionale. Vedi me dove mi trovo e quanto lontano dall’Italia sono!













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