Alla fine ieri mi è stato chiesto per davvero come sono andate le vacanze, sai? Ma è finita lì. Niente tema e niente 5 intere ore a parlarne. Peccato! 🙂
Martedì. Oggi nel mio paese dovrebbe esserci il mercato in strada e se la memoria non mi inganna nel mio quartiere dovrebbe addirittura esserci la festa di Santa Maria. Ma questa informazione non è accurata per cui non crederci troppo. Non ho chiamato ancora mia madre per chiederglielo; lo farò più tardi. Però mi piace soffermarmi su quei ricordi. Su quei ricordi di me e i miei amici da piccoli, dell’aria di festa in casa, della processione, della passeggiata tra le bancarelle la sera e delle giostre. Dei fuochi d’artificio a mezzanotte. Dell’accompagnare la mia ragazza a casa dopo che la polizia toglieva le transenne, o di quando da cresciuti non c’era bisogno di accompagnarla più. In verità si, ma non eravamo proprio dei figli modello per cui… Spero di ricordarmene un giorno se mia figlia non tornerà a casa per stare col fidanzatino, di quella pazienza e di quella forza che ci vogliono e che a quell’età non si possono capire. Mi viene in mente poi ora che con il tempo ha cominciato a non piacermi più quella festa. Ha cominciato a stancarmi o semplicemente ha cominciato ad arrivarmi la stanchezza di quelle persone che ne parlavano male e che ne erano stanchi… può essere. O semplicemente da lontano il quadro dei ricordi è dipinto sempre un po’ “meglio” coi colori della fantasia piuttosto che con quelli della realtà. Chissà. Ma mi piacerebbe stasera poter andare a messa con i miei genitori, passeggiare poi dopo, prendere due noccioline, dividerci un panino e magari bere della vodka o dello champagne a casa parlando, aspettando i fuochi… e poi andare a dormire.
Mi piacerebbe stasera.