18 Aprile 2022

Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

Difficile cominciare a scrivere stamattina. Difficile perché c’è così tanto dentro, oggi, così tanto da dire che le parole potrebbero non bastare o, peggio ancora, sminuire ciò che è così grande e puro. Ma non abbiamo forse anche sminuito il valore di un “ti amo”, ripetendolo invano? Eppure è la parola che è stata sminuita non l’amore. O non abbiamo forse anche sminuito il valore della solidarietà? Con la menzogna, con il calcolo. Eppure è solo la parola che è stata sminuita non un abbraccio, non un sorriso. Alla vista di chi non ha occhi, un marito che insegna alla moglie ad andare in bici è soltanto la scena di una ritardata che non ha imparato a fare da piccola ciò che il mondo ha imparato a fare da piccolo. Alla vista di chi ha occhi, invece, la stessa scena è una scena romantica, una scena d’amore come quella di un padre che, con pazienza, insegna qualcosa alla propria figlia. Non è la scena a cambiare, lo è la nostra vista. Così come non è la scena a cambiare ma la nostra vista quando facciamo del bene… anche rischiando di venir buttati a terra. Perché non sono fatti nostri, no? Dopotutto chi ce lo fa fare! Di dare una parola di conforto ad uno sconosciuto, (abbiamo già così tanti problemi di nostro!), di fare un regalo improvviso a un amico, (e a noi i regali chi ce li fa?), di mandare un messaggio a qualcuno lontano, (potrebbe anche scrivere prima lui/lei!), di chiedere scusa, (non siamo stati mica noi a iniziare!), di dire grazie, (per tutti i favori che gli abbiamo fatto noi!), di sorridere, (perché dovremmo farci prendere per scemi se gli altri manco ci dicono ciao?), di non giudicare, (ma con me lo fanno sempre!). Non è la scena a cambiare, non lo è neanche quando veniamo buttati a terra. Perché il bene riconosce sé stesso e, il giorno in cui quel bene tornerà, verrà. Ogni azione è un’energia che muove il mondo, trasformandosi e ritrasformandosi ancora per poi tornare. Magari proprio sotto forma di un orecchio pronto ad ascoltarci. Magari proprio sotto forma di un sorriso. Magari proprio sotto forma di un grazie, di uno -scusa, di un messaggio, di un dono, di una parola di conforto, di una rinascita… di una nuova vita.

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