10 Giugno 2022

Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

“Repetita Iuvant” mi ha detto qualcuno di voi in risposta a cosa ho scritto ieri; ripetere fa bene. E lo fa davvero perché come si dice anche in Asia, in merito alle arti marziali, non sono mille esercizi fatti una volta ma il singolo esercizio fatto mille volte

Per cui stamattina sono libero da quella gabbia mentale che avevo fino a ieri. Per cui stamattina posso tornare a far scorrere le mani su questa tastiera e a scrivere sinceramente senza pensare, soltanto chiudendo gli occhi. 

Scrivere. 

Proprio ieri qualcun altro di voi mi ha mandato un’intervista di Jorge Luis Borges. In cui lo scrittore affermava che il poeta è colui che non usa le parole ma i sogni. Che il poeta è colui che deve “sognare sinceramente, essere libero”. Quanto bella è questa affermazione? Aggiungerei poi anche che non soltanto il poeta dovrebbe sognare sinceramente ma ognuno di noi.
In fondo siamo tutti poeti se sappiamo con un sorriso far sorridere chi abbiamo seduto di fronte, no?

E sorrido davvero, ora, pensando a quante volte sorrido agli adulti che mi guardano in strada e soltanto continuano a fissarmi dopo che li ho sorrisi… e a quante volte invece i bambini mi ri-sorridono timidi in risposta. O corrono via rossi in faccia. 

Una bambina una volta mi ha preso per mano. 
Un bambino una volta mi ha regalato un fiore.
Una mamma una volta si è presa cura anche di me.
Un papà una volta mi ha insegnato l’arte del donare.

Quello è un mondo risorto.
Quello è un mondo vivo.

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