17 Ottobre 2021

Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

Sono due mesi che ho aperto il blog. Due mesi che ho cominciato a scrivere questo diario. Ed ora che ci penso meglio forse, un mese fa ho cominciato la pagina del diario esattamente allo stesso modo. Ricordo di aver avuto esattamente lo stesso pensiero in una domenica “giù di lì”, quando il cielo era chiaro e azzurro, come oggi, il sole alto e forte in cielo, come adesso. Ricordo come mi sentivo. Ricordo cosa pensavo.

Le chiese sono chiuse da quasi due anni, ormai. “Che centra?”, ti chiederai. Non lo so. Ma le domeniche come queste le usavo per andarci. E non soltanto per entrare in un luogo sacro e pregare. Non soltanto per la funzione della messa, non soltanto per il credo che ho nel ricevere il Corpo di Cristo. Non soltanto per il rito che ci lega alla tradizione e all’origine. Non soltanto per l’anima ma anche per il corpo. Quando in domeniche come queste uscendo, riuscivo a tornare indietro nel tempo; a quando non ero sempre solo in questi riti. Non che non mi piaccia, lo adoro. Ma uscendo per andare a messa in quelle domeniche, in qualche modo ancora uscivo con gli amici con cui sono cresciuto. In qualche modo ancora facevo colazione con loro. In qualche modo ancora facevo aperitivo con loro. Anche se fisicamente ero solo, non lo ero. Anche se fisicamente non parlavo, oh e quanti discorsi che mi facevo! Ora invece anche domenica è come gli altri giorni. Il che va bene; ho perso la condizione del tempo anni fa, prima che arrivassi qui. Lunedì, martedì, venerdì, non fa alcuna differenza. Però, sai com’è… in questo modo a poco a poco anche quelle domeniche svaniranno. Come sono svaniti chissà già quanti altri giorni…

Ho sognato il mare stanotte. Credo fosse su di un’isola nel sud della Korea; sulla costa, in alto. Osservavo il mondo in tempesta e lui con le sue onde mi ha cullato. Le sue onde morendo sugli scogli mi hanno svegliato con una poesia e portato con loro.

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