21 Ottobre 2021

Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

Se riesci a non farti controllare dalle cose che controlli, non c’è problema se mentre bevi il caffè al mattino apri Instagram. Non c’è problema se hai già fatto prima il tuo. Non c’è problema se hai già baciato la tua compagna (o il tuo compagno), non c’è problema se sei già andato in bagno, non c’è problema se hai già fatto colazione e lavato i denti, non c’è problema se ti sei già allenato e meditato. No, non c’è nessun problema se per vedere come sta andando il tuo profilo, gli dai un’occhiata al mattino. Non c’è nessun problema se sei tu ad andare su Instagram e non Instagram a venire da te. E se senti che è così invece, (che è Instagram a venire da te), allora, e se senti che ti porta via troppo tempo senza che te ne accorgi; che pensi di restarci collegato due minuti e invece il tempo ti passa davanti e due ore volano via, un problema c’è. Ma niente di irrisolvibile. Una soluzione potrebbe essere aspettare la sera per collegarti. Come “hobby” prima di cena invece della TV. Oppure in qualsiasi altro orario della giornata “prestabilito”. Dalle 15 alle “15.15/15.30 – Instagram”, per esempio, o qualcosa del genere. Altra soluzione, pensandoci, potrebbe essere cancellare l’app dal cellulare quando senti che ti vengono questi pensieri o questi dubbi. Cancella l’app e riaprila solo quando vuoi postare qualcosa di davvero interessante. Non sembra ma questo semplice gesto rende “meno attraente” e “meno pratico” il voler usare l’app perché in questo modo prima bisogna passare attraverso il passaggio dell’aprire l’Apple store o lo store di Android, trovare l’app ricercandola per nome, scaricarla, aspettare che si scarichi, inserire le credenziali e poi fare il log in per entrare. Il procedimento viene allungato e come viene spiegato molto bene nel libro di James Clear “Atomic Habits”, il nostro cervello tende a fare meno volentieri le cose per cui ci vogliono troppi procedimenti; il che va bene con le “cattive abitudini” come in questo caso, appunto. Perché… vuoi la verità? Se ti stai ponendo questo dubbio e tale dubbio è così forte e rimbombante nella tua testa, vuol dire che in fondo ha già toccato qualche nervo che non avrebbe dovuto toccare. Il che è un bene! Perché le cose che toccano quei nervi ci fanno capire che quelle cose non vanno… Quindi non preoccuparti, non stare troppo a pensarci. La risposta è già lì dentro te… tocca solo dargli voce.

Ci tenevo a rendere questa risposta pubblica perché ho pensato potesse interessare più persone.

Ps

C., so che mi stai leggendo e questo che sto per dire è solo per te. Perdonami se non ho fatto una video risposta come usavo fare prima. So che rendevano in maniera diversa e che forse ci tenevi. Però è il messaggio che conta, non il messaggero. Quindi, se oggi 21 Ottobre stai leggendo, va ugualmente bene. Sono qui.

E grazie ai giovani lettori che mi scrivono. Continuate a farlo perché mi fa solo piacere…

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