10 Aprile 2022

Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

Oggi è la Domenica delle Palme e in questo giorno, forse venti anni fa, cominciai ad andare alla mini processione che c’è nel mio quartiere. Processione che parte dall’oratorio alle 10.30, se non ricordo male, e che finisce davanti alla Chiesa poco dopo. Saranno infatti, forse, un centinaio di metri di processione soltanto. Ricordo come cominciai con l’andarci insieme agli amici del tempo e poi man mano, col passare degli anni, solo. Ora di certo le cose son cambiate, non so. So che non c’è più il nostro prete storico; quello che ha provato fino all’ultimo a toglierci dalla strada, allestendo una stanza dell’oratorio con la playstation, con il tavolo da biliardo, con il teatro, con il campo da calcio, con le cene e le grigliate all’aperto d’estate, con le gite. So che di certo non c’è più la mia gente; quella con cui sono cresciuto, quella con cui ho condiviso l’infanzia, le prime esperienze. Quella con cui sono caduto, quella con cui mi sono rialzato. Quella che ho lasciato, quella che so che sempre ritroverò ogni qualvolta la cercherò. Quella per cui sarò sempre presente, quella che non c’è più, quella che sempre sarà. Ma so che di certo ci sarà ancora qualcuno, invece, oggi, proprio in quella mini processione, che in qualche modo sta rivivendo e ricamminando quella stessa strada camminata da noi in passato. E di certo starà riscrivendo una nuova storia, quel qualcuno, lo so. Dopotutto quelli come noi vengono e vanno, vanno e vengono e sempre scrivono. Dopotutto quelli come noi sono sempre fiumi che scorrono.

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