15 Giugno 2022

Diario Aperto - Paolo Cuciniello - Storie e Riflessioni

Alla fine ieri non sono proprio riuscito a non bere, caro diario. Non ti dico neanche il perché, perché tanto alla fine una scusa la troviamo sempre quando (non) vogliamo. Però da oggi non ci sono cene programmate in vista e non ci sono neanche più birre in frigo. Il whisky è finito, la vodka anche e la cassa di vino di rosso australiano è bella che andata. Ci sono ancora due bottiglie di baijiu rimaste in credenza, sì, ma sono quelle da quattrocento dollari l’una e il programma è di non aprirle finché non ci trasferiamo in casa nuova per cui… no problem.

I presupposti, come vedi, ci sono tutti.

Vediamo come andrà questa volta. 


Sai, ho letto stamattina che non sempre le persone felici sono grate ma che le persone grate, invece, felici lo sono sempre. Credo sia una bella affermazione ed anche vera, magari. Dopotutto come non essere felici quando si è grati? Grati per i vestiti che indossiamo, grati per la colazione che abbiamo fatto o che stiamo facendo, grati per il pranzo e la cena che ci sono sempre garantiti, grati per la possibilità di scegliere cosa mangiare o cosa no. Grati per il fresco in casa d’estate ed il caldo d’inverno, grati per un tetto che ci copre, per un letto che ci da riposo ed un divano che ci da conforto. Per un computer che ci connette al mondo, un telefono che ci fa perdere tempo quando vogliamo perderlo e che ci fa fare soldi quando vogliamo farli. E ancora grati per la possibilità di scegliere o la prima o l’ultima. La possibilità di camminare, di correre, di parlare, di sentire, di ascoltare, di vedere. Di toccare. Di comunicare liberi. Di poter dire la nostra. Di poter scrivere senza censura. Di poter essere donna e dire che ci siamo appena masturbate senza poi rischiare di essere messe al rogo. Di poter essere uomini e dirlo ugualmente. Di ritrovarci. Di riconnetterci anche se lontani, di darci spazio anche se vicini. Grati per l’aria, per non esser nati in un paese del terzo mondo… perché poteva accadere, sai? Grati per non aver avuto la casa distrutta da una bomba o un figlio morto a causa di un proiettile senza il suo nome sopra. Grati per il caffè vicino, per il cielo chiaro, per il fresco del mattino che piano entra dalla finestra leggermente aperta, per delle lettere, per una parola, per una frase, per una nuova pagina di diario, per un diario. 

Grazie caro diario.

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